ANDREA LUCCHESINI, pianoforte

Solopiano
Turno A, B, Bpiù, P

Schubert-Schumann: il sogno e l’abisso
SCHUBERT: Sonata in la minore op. 164 D 537.
SCHUBERT: Fantasia in do maggiore op. 15  D 760 “Wanderer-Fantasie”.
SCHUMANN: Fantasia in do maggiore op. 17.

“Vi fu un tempo in cui io non parlavo volentieri di Schubert: soltanto di notte potevo raccontare di lui agli alberi ed alle stelle”. Così scrive Robert Schumann, rivelando la propria profonda condivisione spirituale con il genio schubertiano, della cui postuma riscoperta fu entusiasta fautore. Pur nelle evidenti differenze biografiche e di contesto, molti aspetti li avvicinano: la libertà creativa nella trama di un sapiente artigianato, il sognante lirismo che trascolora in improvvise accensioni drammatiche, l’incalzare ardente della marcia che si insinua spesso tra i passi di danza, l’alternanza tra grandiosi finali e attoniti spegnimenti nell’abisso del silenzio.
Desiderando ripercorrere alcuni tratti del cammino di due geni musicali che, nati a distanza di poco più di un decennio, hanno “fatto” il Romanticismo, mi avvio lungo il sentiero, scegliendo come prima tappa la Fantasia.

ANDREA LUCCHESINI
Formatosi alla grande scuola pianistica di Maria Tipo, Andrea Lucchesini s’impone all’attenzione internazionale giovanissimo, con la vittoria del Concorso Internazionale “Dino Ciani” presso il Teatro alla Scala di Milano. Suona da allora in tutto il mondo con orchestre prestigiose ed i più grandi direttori, suscitando l’entusiasmo del pubblico per la combinazione tra solidità di impianto formale nelle sue esecuzioni, estrema cura del suono, raffinatezza timbrica e naturale capacità comunicativa.
La sua ampia attività, contrassegnata dal desiderio di esplorare la musica senza limitazioni, lo vede proporre programmi che spaziano dal repertorio classico a quello contemporaneo, proposto sia in concerto sia in numerose registrazioni in disco, dalle giovanili incisioni per EMI (Sonata in si minore di Liszt, Sonata op. 106 “Hammerklavier” di Beethoven, Sonata op. 58 e Preludi op. 28 di Chopin) fino alla festeggiatissima integrale live delle 32 Sonate di Beethoven (Stradivarius), mentre con Giuseppe Sinopoli e la Staatskapelle di Dresda ha inciso per Teldec due capolavori del ‘900 come Pierrot lunaire di Arnold Schönberg ed il Kammerkonzert di Alban Berg.
Appassionato camerista, collabora regolarmente con artisti di grande prestigio: in duo con il violoncellista Mario Brunello ha inciso l’integrale dell’opera beethoveniana, le Sonate di Brahms, ed inoltre composizioni di Chopin, Schumann, Schubert e Lekeu. Con il Quartetto di Cremona ha registrato nel 2016 per AUDITE il Quintetto op. 14 di Saint-Saëns, mentre recentissima è l’incisione live della Fantasia Corale di Beethoven, con Fabio Luisi alla testa di Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino.
Negli ultimi anni Lucchesini si è immerso con entusiasmo nel repertorio schubertiano, a partire dalla registrazione degli Improvvisi, in un cd AVIE Records accolto dal plauso della critica internazionale; accostata ai Canti di Giacomo Leopardi letti da Giuseppe Cederna, la musica di Schubert si è arricchita di suggestioni poetiche, mentre la narrazione di Sandro Cappelletto ha delicatamente contrappuntato l’esecuzione delle ultime tre Sonate in un’unica serata.
Per BMG ha inciso il Concerto II “Echoing curves” di Luciano Berio sotto la direzione dell’Autore: questa registrazione segna una delle tappe fondamentali di una stretta collaborazione con Berio, accanto al quale Lucchesini vede nascere Sonata (l’ultimo ed impegnativo lavoro del compositore italiano per pianoforte solo), eseguita in prima mondiale nel 2001 e successivamente consegnata – con tutte le altre opere pianistiche di Berio – ad un disco AVIE Records divenuto rapidamente edizione di riferimento.
Convinto che la trasmissione del sapere musicale alle giovani generazioni sia un dovere morale, Lucchesini si dedica con passione anche all’insegnamento, attualmente presso la Scuola di Musica di Fiesole, di cui è stato fino al 2016 direttore artistico. Tiene inoltre frequenti masterclass presso importanti istituzioni musicali italiane ed europee, tra cui il Mozarteum di Salisburgo, ed è frequentemente invitato nella giuria dei più importanti concorsi internazionali, oltre a far parte dal 2008 degli Accademici di S. Cecilia.
Nel 2017 ha ideato per gli Amici della Musica di Firenze il progetto artistico Fortissimissimo Firenze Festival, con l’obiettivo di dare spazio – anche attraverso nuove modalità organizzative – ai giovanissimi talenti italiani.
Recentissima la sua nomina alla direzione artistica dell’Accademia Filarmonica Romana.

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