BENEDETTO LUPO, pianoforte

Solopiano
TURNO A, TURNO B

BRAHMS: Sechs Klavierstücke op. 118
BRAHMS: Vier Klavierstücke op. 119
SCHUMANN: Drei Romanzen op. 28
SCHUMANN: Sonata n. 2 in sol minore op. 22

Considerato dalla critica internazionale uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione, Benedetto Lupo si è imposto all’attenzione del mondo musicale con l’affermazione nel 1989, primo italiano, al prestigioso Concorso Internazionale Van Cliburn. Da qui ha iniziato a collaborare con le più importanti orchestre americane ed europee quali, tra le altre, la Philadelphia Orchestra, Boston Symphony, Chicago Symphony, Los Angeles Philharmonic, Baltimore Symphony, l’Orchestre Symphonique de Montréal, Seattle Symphony, Vancouver Symphony, la London Philharmonic, Gewandhaus Orchester di Lipsia, Rotterdam Philharmonic, Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, Orquesta Nacional de España, l’Orchestre Philharmonique de Monte Carlo, su invito di direttori quali Yves Abel, Vladimir Jurowski, Bernard Labadie, Juanjo Mena, Kent Nagano, solo per citarne alcuni.
La sua intensa attività concertistica lo vede ospite regolare delle principali sale da concerto e festival internazionali, fra cui il Lincoln Center, Salle Pleyel, Wigmore Hall, Philharmonie di Berlino, Palais des Beaux Arts di Bruxelles, Festival di Tanglewood, Festival Internazionale di Istanbul, Festival Enescu di Bucarest e il Tivoli Festival di Copenaghen.
Nato a Bari, Benedetto Lupo ha iniziato gli studi musicali nella sua città, sotto la guida di Michele Marvulli e Pierluigi Camicia, perfezionandosi poi con Sergio Perticaroli, Aldo Ciccolini e frequentando le masterclass di Carlo Zecchi, Nikita Magaloff, Jorge Bolet e Murray Perahia.
Dal 2013 è titolare della cattedra di pianoforte nell’ambito dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, istituzione della quale, dal dicembre 2015, è Accademico effettivo.