Mi sembra fosse un sabato pomeriggio prima di Natale, probabilmente si trattava del 21 dicembre 1985. Salii in macchina per andare a prendere Alexis Weissenberg all’albergo dove alloggiava. Mi sembra di ricordare che stesse all’Hotel Kraft, o in un altro albergo vicino al Teatro Comunale. Una volta salito in macchina, io e il pianista ci dirigemmo verso il Teatro della Pergola, dove Weissenberg avrebbe dovuto suonare nel pomeriggio.
Nel tragitto verso il teatro, la macchina si fermò di colpo. Me lo ricordo perfettamente. Si fermò sul viale Lavagnini, più o meno all’altezza dell’Istituto delle Mantellate (lo so perché ero andata a scuola lì). Insomma, mi sentii morire. A quell’epoca non c’erano telefoni cellulari, era impossibile chiamare soccorsi… e chiaramente non potevo nemmeno prenotare un taxi!
In quel momento, però, Alexis Weissenberg non si perse d’animo. Mi intimò di mettermi al volante e si mise a spingere la macchina! Me lo ricordo come fosse ieri: io salii in macchina e lui si mise dietro e cominciò a dare alcune spintine (era un uomo piccolo e delizioso). Dopo poco arrivò un ragazzo – molto più possente – che diede una bella spinta e la macchina ripartì subito. Raggiungemmo il teatro e Weissenberg diede un bellissimo concerto.
Fu un momento così speciale per me che quando incontrai Weissenberg anni dopo – probabilmente a Vienna – gli rivelai che quel ricordo era davvero caro e indelebile!
Domitilla Baldeschi