Il 18 dicembre 1920 ebbe luogo il primo concerto degli Amici della Musica di Firenze. Il concerto si tenne al Salone di Palazzo Corsini e ospitò la violinista canadese Kathleen Parlow e i pianisti Ernesto Consolo e Paolo Rio Nardi, che eseguirono la Sonata in la per violino e pianoforte di Ildebrando Pizzetti e altri brani virtuosistici per violino e pianoforte.
Per ricordare quella data simbolica, pubblichiamo l’Atto della Fondazione degli Amici della Musica di Firenze, firmato il 16 marzo 1920. Lo Statuto riporta le intenzioni programmatiche di una realtà nascente che coltivava il proposito di sviluppare «la cultura musicale mediante audizioni sia private per i soci, che pubbliche, di musica da camera e di musica sinfonica», con interesse anche a «promuovere dei concerti a favore delle classi popolari onde accrescerne il sentimento artistico».
Johannes U. Müller, nel volume L’Associazione ‘Amici della Musica’ e l’origine delle istituzioni musicali fiorentine (Edizioni Cadmio, 2003, pp. 36-38), illustra nello specifico i profili dei firmatari dell’atto. Müller scrive, infatti: «[…] ci troviamo di fronte a un comitato tecnico, composto di artisti ed intellettuali rinomati nel mondo musicale, per lo più di estrazione borghese. […] Ernesto Consolo era professore di pianoforte al R. Istituto Musicale ‘Luigi Cherubini’ […]. Ottavio De Piccolellis […] dal 1896 al 1908 era stato a capo dell’orchestra della Società Cherubini associata con la Società Filarmonica. Un ulteriore rappresentante della migliore tradizione musicale fiorentina era pure il marchese Ottaviano Lenzoni, professore di violino del R. Istituto Musicale e nel 1909 co-fondatore della ricostituita Società del Quartetto Fiorentino. Fernando Liuzzi era all’epoca un compositore e musicologo stimato. Lo scrittore e pubblicista Angiolo Orvieto, editore e direttore della rivista culturale «Il Marzocco» intorno alla quale si era mossa per decenni gran parte della cultura fiorentina, aveva già nel 1912 lanciato l’idea di un’associazione musicale. L’imprenditore Alberto Passigli, che aveva fatto la sua fortuna con l’industria tipografica e con imprese commerciali, era l’unico estraneo ai circoli artistici dei suoi colleghi nel comitato, ma da appassionato di musica metteva a disposizione il suo ingegno organizzativo ed amministrativo. Il compositore Ildebrando Pizzetti, dal 1909 professore al R. Istituto Musicale ‘Luigi Cherubini’, del quale nel 1917 resse le sorti come direttore, fu già allora considerato […] il compositore italiano più autorevole […] della cosiddetta generazione dell’80. Con Carlo Placci, infine, il comitato accoglieva anche il massimo rappresentante di quel dilettantismo artistico di altissimo livello e di ampio respiro tipico del mondo culturale fiorentino tra Ottocento e Novecento».
L’Atto di Fondazione degli Amici della Musica di Firenze (16 marzo 1920).