Non senza emozione mi accingo a prendere il testimone di una istituzione gloriosa come gli Amici della Musica di Firenze, riconosciuta a livello internazionale tra le principali associazioni concertistiche europee, frequentata da sempre dagli artisti più importanti grazie allo speciale prestigio ed al legame continuamente rinsaldato dall’affettuosa accoglienza di Domitilla Baldeschi e Stefano Passigli.
Gli Amici hanno sostenuto anche la mia crescita di interprete, in un rapporto di stima che è iniziato quarant’anni fa, col mio primo concerto alla Pergola, ed è proseguito fino ad oggi. Desidero perciò sottolineare la continuità del progetto artistico, che si manifesta in una collaborazione costante con Domitilla Baldeschi, la cui grande esperienza è preziosa sotto ogni aspetto per tutti noi.
Credo che non sia possibile prescindere da quanto avvenuto negli ultimi due anni: la pandemia non solo ha condizionato le nostre vite e le nostre scelte, ma ha anche contribuito a far emergere in maniera chiara la necessità di una riflessione in merito all’attività dei concerti. E le ultime, terribili vicende di guerra hanno mostrato che far musica – o impedire che la si faccia – può rappresentare perfino una scelta di campo sul piano della politica internazionale.
La ricerca di un nuovo pubblico ed il mantenimento dell’interesse per chi frequentava fino a due anni fa le sale da concerto non sono solo un problema degli addetti ai lavori, ma devono inquadrarsi in una serena riflessione del senso profondo di cosa significa stare insieme facendo e ascoltando musica. Continuare a dar valore a quest’attività impone di compiere ogni sforzo per coinvolgere tutti: è per questo che ho cercato di immaginare i concerti anche come occasione di conoscere la nuova musica e di approfondire certe tematiche con l’aiuto di altre forme d’arte.
Sono convinto che l’attività di programmazione sia un impegno all’apertura, al coinvolgimento delle realtà e delle tante persone che possono contribuire a rendere Firenze una città viva e un laboratorio produttivo in ogni ambito.
Per questa prima stagione ho pensato di esplorare percorsi d’ascolto meno consueti attraverso due cicli. Il primo, Ritratti, si compone di quattro concerti di cui saranno protagonisti altrettanti compositori in attività: ho chiesto a ciascuno di loro di impaginare un concerto cameristico, partendo dalla scelta di una o più loro opere da mettere in dialogo con lavori del passato nei quali abbiano trovato ispirazione. Saranno con noi compositori di grande spessore come Silvia Borzelli, Silvia Colasanti, Francesco Filidei e Ivan Fedele.
Il secondo ciclo prende invece il nome di Musica &…: quattro serate domenicali nelle quali la musica dialoga con altre forme d’arte, dalla poesia al mito, dalla performance (stavolta dei mimi) alla narrazione letteraria. Nella prima serata gli Amici offriranno un omaggio a Pierpaolo Pasolini nel centenario della nascita, nella seconda il mito di Orfeo sarà oggetto di una rivisitazione musicale e letteraria attraverso i secoli, nella terza il sestetto di Viviane Hagner rileggerà Verklärte Nacht di Schönberg con la partecipazione dei mimi Bodecker & Neander ed infine si racconterà la vicenda umana ed artistica di Rebecca Clarke, compositrice e violista inglese che fu tra le prime donne a far parte stabilmente di un’orchestra (nel 1912).
Sono molto felice che l’inaugurazione della stagione sia anche quest’anno con l’Orchestra Giovanile Italiana, proseguendo così la collaborazione pluriennale degli Amici con la Scuola di Musica di Fiesole. Prosegue inoltre Solopiano, la serie che da sempre permette ai fiorentini di ascoltare i più celebri pianisti della scena internazionale. Anche il quartetto, che negli Amici ha una delle istituzioni di punta a livello internazionale, è ampiamente festeggiato dalla presenza di complessi di grande prestigio. Interessanti i progetti legati al violino, con nomi di prim’ordine, ma ampio spazio sarà riservato anche al duo violoncello e pianoforte e alla musica vocale da camera. Completano il programma l’Intermezzo (comico) napoletano con la celebre Cappella Neapolitana e ulteriori tre concerti cameristici con organici meno consueti.
Preludio alla stagione è fff Fortissimissimo Firenze Festival, alla sesta edizione. Ospitato da varie istituzioni cittadine, darà spazio a giovani bravissimi che si stanno facendo notare per talento e preparazione.
Lo spazio solitamente dedicato a un giovane compositore in residence accoglie quest’anno tre compositori elettroacustici, con la collaborazione di Tempo Reale. Prosegue anche Fortissimissimo Metropolitano, con concerti nei comuni di Empoli e Figline e Incisa Valdarno.
La formula di coinvolgimento dei liceali fiorentini rimane il nucleo del festival; purtroppo ci ha lasciato la professoressa Margherita Ferro del Liceo Galileo, la cui passione musicale aveva saputo contagiare gli alunni stimolando e nutrendo la loro curiosità; a lei il nostro affettuoso ricordo mentre, memori della sua energia e del suo entusiasmo proseguiamo, grazie all’intraprendenza e alla competenza di Luisa Santacesaria, nel sollecitare i ragazzi nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.
Artisti in classe – gli interpreti incontrano gli studenti è invece il titolo che intendiamo dare all’iniziativa con la quale desideriamo portare alcuni degli interpreti dei concerti degli Amici negli istituti superiori fiorentini.
In conclusione vorrei condividere con voi i sentimenti di speranza e fiducia che animano gli Amici della Musica, anche in questo tempo complicato e duro: siamo certi che continuare a studiare, progettare, e immaginare insieme sia la chiave per poter proseguire nel compito di offrire alla città uno spazio dove coltivare le emozioni, la conoscenza e la socialità, accogliendo con gioia tutti coloro che speriamo scopriranno, attraverso la musica, di far parte della comunità con maggiore pienezza.
M° Andrea Lucchesini – Direttore Artistico