Fortissimissimo 2018: Intervista a Francesco Granata

Qual è il primo ricordo della tua vita legato alla musica che ti viene in mente?

Le canzoni di Elton John che i miei mettevano su per farmi addormentare da piccolissimo.

Come mai hai iniziato a suonare uno strumento musicale?

Per caso: quando avevo cinque anni ho chiesto per Natale una tastiera giocattolo, sulla quale poi ho cominciato a cercare di riprodurre a orecchio le canzoncine per bambini. Dopodiché, i miei genitori, che non sono musicisti, hanno provato a mandarmi a prendere lezioni da una maestra privata con cui sono rimasto per due anni. A 7 ho tentato l’ammissione in Conservatorio.

Quando hai capito che eri bravo in quello che stavi facendo e che questa attività avrebbe occupato una parte importante della tua vita?

È stato sempre tutto molto naturale. Non c’è mai stato un momento di “presa di coscienza” di quanto stessi facendo, ho sempre cercato di fare il meglio di quanto potessi in tutti gli ambiti della mia vita. L’importanza dell’attività musicale è quindi naturalmente cresciuta col tempo.

Ci sono stati dei momenti in cui avresti voluto mollare tutto e cambiare direzione?

Ovviamente sì. Una cosa in cui credo fermamente è il bisogno di mettersi in discussione, continuamente, il chiedersi sempre “dove sono, dove sto andando, perché sto seguendo questa strada”. La coltivazione costante del dubbio porta inevitabilmente a momenti di crisi che, se superati, vanno a consolidarsi in nuovi mattoncini che formano l’esperienza e la personalità di una persona.

Qual è il momento più emozionante che ricordi della tua carriera musicale?

Credo il diploma in Conservatorio, o la prima volta che ho suonato con un’orchestra, o un concerto da camera particolarmente riuscito grazie al legame umano formatosi. Più recentemente, il Premio Venezia 2017.

C’è un brano musicale a cui sei particolarmente legato? Vuoi dirci qual è e come mai?

Credo qualsiasi brano che mi ha portato ad amare per la prima volta un autore da bambino.

Hai altre passioni oltre a suonare il tuo strumento (sport/lettura/viaggi/hobby vari/ecc.)?

Sono un grande appassionato di cinema. Come altre attività, sicuramente la lettura. Sono volontario presso il Pime (Missioni Estere).

Ascolti altri tipi di musica oltre a quella che suoni? Se sì, quali?

Sono appassionatissimo di colonne sonore, poi ascolto rock, alternative rock, musica d’autore, jazz, blues, folk, ogni tanto pop…

C’è un disco – di qualsiasi genere – che consiglieresti a tutti di ascoltare?

I concerti di Chopin, suonati e diretti da Zimerman con la Polish Festival Orchestra.

Qual è il libro che leggerai quest’estate?

Ne ho veramente tanti in lista… sicuramente i primi saranno l’autobiografia di Miles Davis, “Nelle terre estreme” di Krakauer, “Stagioni diverse” di Stephen King e “Psicopatologia della vita quotidiana” di Freud.