Le Goldberg tridimensionali di Julian Rachlin

Per la nostra stagione presenta le Variazioni Goldberg di Bach nella versione per violino, viola e violoncello.

Credo che sia uno degli arrangiamenti più straordinari mai realizzati. Fu ispirato dalla morte di Glenn Gould: quando Gould scomparve, il violinista Dmitry Sitkovetsky decise di scrivere questa trascrizione in suo onore. Le Goldberg sono una delle opere più importanti della storia della musica. Sono come una Bibbia, un testamento, al pari dell’Arte della fuga o del Clavicembalo ben temperato. Un capolavoro assoluto, di un’architettura perfetta. La forma è costruita come una piramide: 30 variazioni, poi un gruppo di 15, poi 10, poi 5. E ogni terza variazione è un canone.
Normalmente sono molto scettico riguardo agli arrangiamenti perché credo molto nel rispetto di ciò che voleva il compositore. Ma non dimentichiamo che lo stesso Bach realizzava moltissime trascrizioni: non era affatto contrario, quando si trattava di grande musica che lo ispirava. In questo caso, ogni singola nota dell’originale per tastiera è presente nei tre strumenti: non viene aggiunto nulla. Rimane una versione assolutamente pura ma la presenza di tre voci reali la rende quasi tridimensionale. Si percepiscono dettagli che sullo strumento a tastiera non sempre emergono. A mio parere, è uno degli arrangiamenti più riusciti in assoluto. Ne ho parlato molto anche con András Schiff: mi ha detto che di norma è totalmente contrario alle trascrizioni, ma che questa per trio d’archi è eccezionale.

Condividerà il palco con Sarah McElravy e Boris Andrianov.

Sono entrambi straordinari solisti. Sarah McElravy è tra le prime cinque o dieci violiste al mondo e Boris Andrianov è tra i più grandi violoncellisti in circolazione. Entrambi sono musicisti da camera appassionatissimi, la musica da camera fa parte della loro vita da sempre. Con Boris suono da oltre trent’anni, e nella stessa formazione in trio abbiamo già eseguito le Variazioni Goldberg in tutto il mondo. Sono due musicisti per me fondamentali, con cui condivido da anni un dialogo artistico profondo e continuo.