L’Astrée e la battaglia della ragione

Battaglie e follie è il titolo del concerto che presenterà con L’Astrée per la nostra stagione.

Giorgio Tabacco: Battaglie e follie è un progetto che risale a una quindicina di anni fa, caratterizzato dall’esecuzione di brani di vari autori italiani tra Seicento e Settecento che avevano messo in musica i due generi musicali della battaglia e della follia. Per la battaglia pensiamo a Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi o alle battaglie di Falconiero. La follia è ancora più famosa, è una danza probabilmente di derivazione iberica in cui si sono cimentati tantissimi compositori. Noi eseguiremo la Folias di Falconiero ma anche La Follia di Corelli e La Follia di Vivaldi per due violini, un pezzo bellissimo con un incredibile crescendo di “affetti”, come si dice nel Barocco.
Successivamente, con la collaborazione del famoso puparo palermitano Mimmo Cuticchio, autore e voce recitante, abbiamo inserito un testo che alludeva ai combattimenti dei paladini di Francia, alle vicende di Tancredi e Clorinda di Orlando e di Rolando.
Nel concerto che faremo il 17 novembre, il testo è stato scritto ex novo da Sandro Cappelletto, notissimo esperto musicale e giornalista della Rai. Gli abbiamo chiesto di rielaborare il tema della battaglia e della follia; lui ha avuto un’ottima idea, quella di non parlare tanto di battaglie e di guerre, che purtroppo caratterizzano anche troppo questo momento storico, ma della battaglia della ragione sull’oscurantismo. È partito dalla vicenda di Galileo, che dovette combattere contro il pregiudizio e il conservatorismo, dovette abiurare rispetto alle sue teorie. Partendo da questo ha scritto un testo che reciterà insieme a Laura Torelli. I due si alterneranno nelle varie parti testuali e alluderanno anche alla vicenda di Tancredi e Clorinda proprio come un esempio di “follia della battaglia”. Com’è noto, Tancredi uccide Clorinda senza rendersi conto che è la sua amata perché mentre combattono indossano entrambi l’armatura. Quando la uccide e solleva l’elmo si accorge che è una donna, e soprattutto è la donna che ama. In questo senso il testo fa meditare sulla follia della battaglia.
Il testo di Cappelletto funge da fil rouge tra i nostri interventi musicali, che vanno dalla Batalla e dalla Folias di Falconiero alle Sonate di Vivaldi per due violini, dove gli archi dei due violini alludono a una sorta di duello. C’è un continuo rincorrersi tra la parte testuale e la parte musicale: la musica è sempre anticipata da un momento del testo, che allude a quello che stiamo per suonare.
Per un omaggio in anticipo al centenario della nascita di Luciano Berio, che nacque nel 1925, verranno inoltre eseguiti tre Duetti per due violini.

Foto © Piero Crivelli