Il 25 febbraio presenterete per gli Amici della Musica di Firenze un concerto con musiche di Szymanovsky, Liszt e Janáček eseguite da Domenico Nordio, Giovanni Gnocchi e Orazio Sciortino, che dialogheranno con la voce recitante dell’attore Sandro Lombardi. Il concerto ha il titolo di “Omaggio a Ovidio”. Come è nato questo progetto?
Il concetto di “metamorfosi” è strettamente legato al principio compositivo della variazione. Dar vita a un programma da concerto con al centro i miti narrati da Ovidio era nei nostri progetti da tempo. Non si tratta di un semplice concerto ma di un viaggio nella forma musicale vista come metamorfosi di un’idea, di un principio generatore raccontato attraverso la fascinazione dei testi ovidiani.
I brani del concerto compongono una sorta di drammaturgia e sono ispirati alle Metamorfosi e al poema Tristia di Ovidio. Il legame tra la musica di Karol Szymanowski (Mity per violino e pianoforte, op. 30), Leoš Janáček (Pohádka, per violoncello e pianoforte) e Franz Liszt (Tristia / La Vallée d’Obermann, per violino, violoncello e pianoforte) è a volte strettissimo, a volte, come nel caso del brano di Janáček, è un rimando ideale al concetto di mito, di racconto, di narrazione che non fa uso della parola.
Come si articolerà il dialogo tra i brani musicali e la voce dell’attore Sandro Lombardi?
Nel concerto non si ascolterà un melologo, ovvero fusione, sovrapposizione della parola, del verso, sulla musica. L’articolazione drammaturgica prevede un’alternanza tra testi narrati e brani eseguiti in un rapporto tra parola e musica che risulta cangiante durante tutto il concerto.
[Risposte di Orazio Sciortino]