RAFFAELE PE, controtenore – GIANGIACOMO PINARDI, tiorba

Fortissimissimo

 

#solomonteverdi

 

MONTEVERDI: Voglio di vita uscir; PICCININI: Toccata decima e toccata decima nona; GRANDI: O quam tu pulchra es; MONTEVERDI: Sì dolce è il tormento; PICCININI: Chiaccona Mariona alla vera Spagnuola; MONTESARDO: Hor che la nott’ombrosa; FERRARI: Queste pungenti spine; RAIMONDO: Casandra; CICCOLINI: Solo et pensoso

 

Raffaele Pe è uno dei massimi interpreti emergenti del barocco italiano e vanta un repertorio che spazia dal Recitar Cantando all’opera del XVIII secolo. Nato a Lodi, ha iniziato gli studi di canto e organo nella Cappella Musicale della Cattedrale con Pietro Panzetti, ha poi continuato la sua formazione a Londra con Colin Baldy e a Bologna con Fernando Cordeiro Opa.

Collabora con i maggiori direttori della scena internazionale, tra cui Sir John Eliot Gardiner, William Christie, Jordi Savall, René Jacobs, Ottavio Dantone, Antonio Florio, Claudio Cavina. Il 2017 è stato un anno di importanti debutti: al Glyndebourne Opera Festival diretto da Graham Vick e William Christie, alla Carnegie Hall di New York e al Maggio Musicale Fiorentino.

Giangiacomo Pinardi si è specializzato nello studio degli strumenti a pizzico antichi con Massimo Lonardi presso l’Istituto Musicale “F. Vittadini” di Pavia e alla Scuola di Musica Antica di Venezia. Come solista e come continuista ha collaborato con numerose formazioni specializzate nel repertorio rinascimentale e barocco e, dal 2001, collabora stabilmente con l’orchestra Europa Galante diretta da Fabio Biondi. Raffaele e Giangiacomo si incontrano a New York qualche anno fa e iniziano a collaborare con La Lira di Orfeo, ensemble di cui Raffaele è direttore artistico.