ENSEMBLE MICROLOGUS

L’arte del canto
Turno A, C

Patrizia Bovi canto, arpa, ideazione
Simone Sorini cantore al liuto
Enea Sorini tenore, percussioni
Alessandro Ravasio basso
Goffredo Degli Esposti zufolo e tamburo, flauti
Gabriele Russo lira da braccio, ribeca
Leah Stuttard arpa con arpioni
Crawford Young liuto

L’Apocalisse del Savonarola.
Canti carnascialeschi e musica penitenziale a Firenze tra 1480 e 1500

SAVONAROLA: Prediche sopra Amos e Zacharia
DE QUADRIS: Cum autem venissem – Ecce quam bonum
SAVONAROLA: Prediche sopra Aggeo (1494), I parte; Oramai sono in età – Sepulto Domino
SAVONAROLA: Prediche sopra Aggeo (30 novembre 1494), II parte

Il Falò delle Vanità: “li canti figurati”
AGRICOLA: De tous bien plaine III – Je ne suis point – A Florence la Joyeuse citè/La fille Guillemin (danza) – Adieu m’amour
DUFAY: De tout m’estoit abandonè (BNCF, MS Banco Rari 229)
AGRICOLA: Je ne puis plus (BNCF, MS Banco Rari 229)
ANONIMO: Lo mio padre e la mia madre – In questo ballo
ISAAC: Mon père m’as donnè mari

Il Carnevale di Lorenzo de’ Medici
ANONIMO: Siam Galanti di Valenza – Noi siam qui per buractar – Danza dei Lanzi suonatori di rubechine

Il Carnevale di Savonarola
ANONIMO: Carro della morte (Trionfo della morte)
SAVONAROLA: «Il diavolo sottospecie di bene cominciò […]»;
Quant’è grande la bellezza – Ave Maris Stella (Inno)

Il Carnevale dopo Savonarola
ANONIMO: Pan de Miglio
TROMBONCINO: Ai maroni
ANONIMO: Berricuoccoli, donne e confortini – Danza dei Confortini (arr. Micrologus)

I musicisti dell’Ensemble Micrologus sono stati tra i primi a contribuire alla riscoperta della musica medievale e dello spirito con cui fare questa musica oggi. Infatti, attraverso la ricerca e lo studio delle fonti dirette e indirette è oggi possibile basare l’interpretazione della musica medievale su verosimili ipotesi di prassi esecutiva e, in generale, di estetica musicale.
La ricerca delle fonti, le indagini storiche, paleografiche, organologiche e iconografiche (che hanno permesso, in certi casi, di ricostruire strumenti musicali unici), lo studio e la comparazione dell’etnomusicologia sono alla base del lavoro dell’Ensemble.
Bisogna ricordare che proprio le ricerche etnomusicologiche hanno contribuito a rilanciare l’interpretazione della musica medievale, sia per quanto riguarda la riscoperta di particolari tecniche esecutive, vocali e strumentali, sia per chiarire problematiche d’intonazione nella modalità e nella polifonia: è infatti opinione, da più parti condivisa, che le culture musicali di tradizione orale conservino caratteristiche molto arcaiche assimilabili in linea di principio ad alcuni aspetti della musica antica e in particolare di quella medioevale.
Inoltre, ritenendo fondamentale le ricostruzione della funzione della musica medievale, sia per chi esegue che per chi ascolta (all’epoca non esisteva il “concerto” vero e proprio), tutti i musicisti del Micrologus hanno partecipato alle varie Feste Medievali, prima fra tutte quella del Calendimaggio di Assisi, in cui l’evento musicale è oggi ricollocato nel proprio spazio sonoro e temporale: la chiesa (ovverosia la preghiera e la solennità), la corte (con il canto epico, la lirica d’amore e il ballo), la piazza (con la festa e il ballo), la strada (con il corteo e la processione religiosa).
Nel 1984, hanno fondato l’Ensemble i musicisti umbri Patrizia Bovi, Goffredo Degli Esposti e Gabriele Russo, insieme ad Adolfo Broegg (1961-2006). Tra le prime esperienze fondamentali ci sono state la Festa del Calendimaggio di Assisi e il “Laboratorio Arte Musica e Spettacolo”, dove hanno realizzato diversi Drammi sacri e Sacre rappresentazioni medievali. Sempre negli anni ’80, hanno seguito i Corsi del Centro Studi Ars Nova di Certaldo, in cui hanno avuto l’opportunità di conoscere e confrontarsi con le idee dei più importanti musicologi italiani e internazionali.
Fra i riconoscimenti ottenuti, il “Diapason d’Or de l’Année” per il disco “Landini e la musica fiorentina” (1996); il “Diapason d’Or de l’Année” per “Alla napolitana” (preparato insieme con i musicisti del Centro di Musica Antica di Napoli “la Cappella della pietà de’ Turchini”), nel 1999; il “The Best of 2000 Award” di Goldberg per il “Cantico della terra”; nel 2009, con il libro-CD “Aragòn en Nàpoles” l’ensemble ha ricevuto il premio “Biggest Surprise” dal Boston Globe.