RITRATTI | GIULIA LORUSSO

DOMENICA 1 DICEMBRE 2024, ore 18:30
MAD – Murate Art District

RUBEN MATTIA SANTORSA chitarra elettrica
GIULIA LORUSSO elettronica

Introduzione al concerto a cura di Francesco Antonioni

LORUSSO: Natura Alchemica I: Hildegard von Bingen, per elettronica*
LORUSSO: À fleur de peau, per chitarra elettrica
CRANE: Bobby J, per chitarra elettrica
LORUSSO: Natura alchemica II: Francesca Caccini, per elettronica*
ILLEAN: Tiding, per chitarra elettrica
SANTORSA: Drones, per chitarra elettrica**
LORUSSO: Natura Alchemica III: Barbara Strozzi, per elettronica*
LORUSSO: Drift, per chitarra elettrica e elettronica*
LORUSSO: Natura Alchemica IV: Maddalena Casulana, per elettronica*
LORUSSO: Unspoken, per chitarra elettrica

* prima assoluta
** prima italiana

Per gli approfondimenti sui brani in programma, a cura di Giulia Lorusso, cliccare qui.

Giulia Lorusso è una compositrice italiana residente a Parigi. Ha iniziato gli studi di pianoforte e composizione al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, sotto la guida di Alessandro Solbiati. Ha poi proseguito la sua formazione a Parigi, frequentando il Cursus IRCAM e conseguendo un Master al Conservatoire de Paris (CNSMDP), dove ha studiato con Frédéric Durieux e partecipato al corso di improvvisazione generativa di Vincent Lê Quang. 
Il suo catalogo comprende composizioni strumentali ed elettroacustiche, progetti interdisciplinari, installazioni, teatro musicale interattivo e sperimentale e creazioni collettive.
Nelle sue opere, Lorusso esplora l’interazione dinamica tra ascoltatore, suono e spazio, dialogando in modo critico con la tradizione. 
Uno dei suoi progetti, Fabrica, indaga un ambiente virtuale tridimensionale, riflettendo sui concetti di libertà di scelta e responsabilità nell’ascolto. In quest’opera, gli ascoltatori diventano partecipanti attivi, plasmando il proprio percorso musicale all’interno di un paesaggio sonoro immersivo. 
La collaborazione è un elemento centrale del suo approccio creativo. Lavora con ricercatori, filosofi (If it was a Forest), artisti visivi (Biome, Fabrica), marionettisti (Corpo Unico) e altri compositori.
Nel 2021 ha co-creato Invitation to how it’s done con Mathieu Corajod e Giovanni Montiani, un’opera che prevedeva otto musicisti spazializzati in diverse stanze, un pubblico itinerante ed elettronica diffusa tramite cuffie a conduzione ossea. 
Il dialogo con la tradizione è evidente in Sedimenti (2021), dove un frammento della Serenata per archi op. 48 di Čajkovskij viene decomposto, estremizzato e trasformato fino a diventare irriconoscibile. Questo materiale trasfigurato è eseguito da quattro quartetti d’archi spazializzati, moltiplicando e reinterpretando l’ensemble cameristico tradizionale per esplorare la percezione del suono nello spazio. 
Le sue composizioni sono state commissionate da istituzioni prestigiose come IRCAM-Centre Pompidou, GMEM di Marsiglia, Donaueschinger Musiktage, Radio France e ProQuartet.
I suoi lavori sono stati eseguiti da ensemble di rilievo, tra cui Brussels Philharmonic, Quatuor Tana, Quatuor Diotima, Ensemble 2e2m, United Instruments of Lucilin e Yarn/Wire. 
Lorusso ha partecipato a residenze artistiche presso istituzioni come ZKM (Zentrum für Kunst und Medien) a Karlsruhe, IRCAM a Parigi, l’European University of Cyprus (EUC), la Fondazione Royaumont (progetto Incubator) e la Fondazione Spinola-Banna per l’arte a Torino. È stata compositrice associata dell’Ensemble 2e2m per la stagione 2023–2024. 
Tra i riconoscimenti ricevuti, figurano il Prix SACEM Hervé Dugardin (2023) e il Premio “Una vita nella musica giovani”, assegnato dal Teatro La Fenice di Venezia (2024). La sua installazione interattiva Fabrica è stata esposta nella mostra Réseaux Monde al Centre Pompidou nel 2022. 
Lorusso è anche un’educatrice attiva. È stata docente ospite per l’edizione inaugurale dell’Académie MIXTE, organizzata dall’Ensemble Proxima Centauri a Bordeaux, e ha insegnato composizione a livello universitario e post-universitario presso i Conservatori di Pesaro e Vibo Valentia in Italia. 
Ammiratrice del lavoro di Pauline Oliveros, organizza workshop ispirati alla pratica del Deep Listening all’interno dei suoi corsi di teoria musicale presso il Conservatorio di Pantin (Île-de-France). 

Ruben Mattia Santorsa (1992) è un chitarrista classico ed elettrico italiano. La musica contemporanea è attualmente al centro del suo lavoro e del suo manifesto artistico. Crede fermamente che attraverso di essa si possa trasmettere un messaggio di apertura e rinnovamento sociale, politico e culturale, estremamente necessario nella società di oggi. Ha suonato come solista con l’Orchestra Metropolitana, l’Orchestra dell’Accademia alla Scala, l’Orchestra del Conservatorio di Bologna e l’Ensemble parigino 2e2m.
Oltre alla carriera da solista, continua la sua ricerca sulla musica contemporanea esibendosi regolarmente con ensemble e orchestre come Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Helsinki Philharmonic, SWR Stuttgart Orchestra, DSO Berlin, Radio-Symphonieorchester Wien, Tonhalle Zürich, Orchestre de la Suisse Romande, Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Orchestra della Radio Norvegese, Karajan Akademie, Lucerne Festival Academy Orchestra, Mosaik Ensemble, Ensemble Contrechamps, MDI Ensemble, NEC Ensemble e Sonemus Ensemble, con direttori come Sir Simon Rattle , Enno Poppe, Matthias Pintscher, Peter Eötvös, Marin Alsop al KKL Lucerna, Elbphilharmonie di Amburgo, Philharmonie Berlin e Victoria Hall Genève.
Ha tenuto conferenze sulla chitarra contemporanea a Parigi (Conservatoire Supérieur de musique et danse), Boston (New England Conservatory), Chicago (Northwestern University), Lisbona (Escola Superior de Música) e Siviglia (Conservatorio Superior de Música Manuel Castillo).
Ama leggere Carver e Pavese, scrivere storie brevi e ascoltare musica bevendo caffè nei caffè berlinesi.