FRANK PETER ZIMMERMANN, violino – DMYTRO CHONI, pianoforte
SABATO 15 FEBBRAIO 2025, ore 16 TEATRO DELLA PERGOLA |
SCHUBERT: Variazioni sul tema del Lied “Trockne Blümen”, D. 802
SZYMANOWSKI: Mity, op. 30
BRAHMS: Sonata n. 1 in fa minore, op. 120 n. 1
BARTÓK: Sonata n. 2
Frank Peter Zimmermann è unanimemente considerato uno dei più importanti violinisti della sua generazione. Apprezzato per la sua musicalità, la sua brillantezza e la sua acuta intelligenza, si esibisce con tutte le principali orchestre del mondo da oltre tre decenni, collaborando con i direttori più famosi. I suoi numerosi impegni lo portano in tutte le più importanti sale da concerto e festival musicali internazionali in Europa, Stati Uniti, Asia, Sud America e Australia.
Nel corso degli anni Frank Peter Zimmermann ha realizzato un’impressionante discografia per EMI Classics, Sony Classical, BIS Records, hänssler CLASSIC, Ondine, Decca, Teldec Classics e ECM Records. Ha registrato il repertorio dei Concerti più importanti, da Bach a Ligeti, così come il repertorio cameristico per violino. Molte di queste acclamate registrazioni hanno ricevuto prestigiosi premi e riconoscimenti in tutto il mondo. Le pubblicazioni più recenti includono: i due Concerti per violino di Martinů con i Bamberger Symphoniker e Jakub Hrůša, abbinati alla Sonata per violino solo di Bartók (BIS); l’integrale delle Sonate per pianoforte e violino di Beethoven con Martin Helmchen (BIS); una Sonata e due Partite di J.S. Bach (BRI); i due Concerti per violino di Šostakovič con la NDR Elbphilharmonie Orchester e Alan Gilbert (BIS – nominato per un Grammy Award) e i Concerti per violino di J.S. Bach con i Berliner Barock Solisten (hänssler CLASSIC). Nel settembre 2021 i Berliner Philharmoniker hanno pubblicato un CD speciale per la loro etichetta con le esecuzioni di Frank Peter Zimmermann dei concerti di Bartók, Beethoven e Berg sotto la direzione di Alan Gilbert, Daniel Harding e Kirill Petrenko. Nel 2022 Zimmermann ha ricevuto un Gramophone Award e il Jahrespreis der Deutsche Schallplattenkritik.
Nel corso della carriera, Frank Peter Zimmermann ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti speciali, tra cui il Premio dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena (1990), il Rheinischer Kulturpreis (1994), il Musikpreis della città di Duisburg (2002), il Bundesverdienstkreuz 1. Klasse der Bundesrepublik Deutschland (2008) e il Paul-Hindemith-Preis der Stadt Hanau (2010).
Nel 2010 ha fondato il Trio Zimmermann con il violista Antoine Tamestit e il violoncellista Christian Poltéra; il trio si è esibito in tutti i principali centri musicali e festival di Europa per oltre un decennio.
Frank Peter Zimmermann ha eseguito in prima esecuzione mondiale il Concerto per Violino n. 2 di Magnus Lindberg, il Concerto per Violino “en sourdine” di Matthias Pintscher, il Concerto per violino The Lost Art of Letter Writing e il Concerto per Violino n. 3 “Giocoliere in paradiso” di Augusta Read Thomas.
Nato nel 1965 a Duisburg, in Germania, Frank Peter Zimmermann ha iniziato a suonare il violino a 5 anni, tenendo il suo primo concerto con orchestra a soli 10 anni. Ha studiato con Valery Gradov, Saschko Gawriloff e Herman Krebbers.
Suona il violino Antonio Stradivari “Lady Inchiquin” del 1711, gentilmente fornito dalla Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf, “Kunst im Landesbesitz”.
Nel giugno 2022 Dmytro Choni ha vinto la medaglia di bronzo del 16° Concorso Pianistico Internazionale Van Cliburn. In precedenza, aveva già attirato l’attenzione internazionale vincendo numerosi riconoscimenti, tra cui il Concorso Pianistico Internazionale “Paloma O’Shea” di Santander (Spagna, 2018), il Leeds International Piano Competition (Gran Bretagna, 2021) e il Bösendorfer USASU (USA, 2019).
Nel febbraio 2024 Dmytro Choni ha debuttato con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, sostituendo con breve preavviso Yefim Bronfman ed eseguendo il Concerto per pianoforte n. 1 di Brahms diretto da Juraj Valčuha.
L’album di debutto di Dmytro Choni è stato pubblicato da Naxos nel 2020 e contiene opere del ventesimo secolo di Debussy, Ginastera, Ligeti e Prokof’ev. Il CD ha ricevuto un Supersonic Award dalla rivista Pizzicato ed è stato ampiamente acclamato dalla stampa Internazionale, che ha scritto: “Lo stile puro di Dmytro Choni possiede già una vera grandezza e un respiro geniale” (Pizzicato); “…potrebbe essere uno dei pianisti più importanti del 21° secolo.” (David’s Review Corner).
Choni appare regolarmente come solista con le più importanti orchestre, tra cui la Royal Liverpool Philharmonic, la Sinfonica di Fort Worth, la Sinfonica di Phoenix, la RTVE Symphony, l’Ensemble Esperanza, la Sinfonica Nazionale Ucraina, la Sinfonica di Castilla y León, la Sinfonica di Liechtenstein, la Hamburger Camerata, la Filarmonica della Slesia e la Sinfonica Nazionale della Repubblica Domenicana, collaborando con direttori quali Andrew Manze, Marin Alsop, Nicholas McGegan, Yaron Traub, Baldur Brönnimann, Pablo González, Oksana Lyniv e Lucas Macías Navarro. È inoltre ospite di festival quali il Kissinger Sommer, il Verbier Festival, il Beethovenfest di Bonn, lo Chopin Duszniki International Piano Festival, il New Ross Piano Festival, il Dubrovnik Summer Festival, lo Stars and Rising Stars a Monaco e MiTo Settembre Musica e si esibisce in sale quali la Wigmore Hall di Londra, la Carnegie Hall di New York, la Salle Cortot di Parigi, il Musikverein di Vienna, la Minato Mirai Hall di Yokohama, il Flagey di Bruxelles, il Palau de la Música di Barcellona, l’Auditorio Nacional de Música di Madrid e il Teatro Colón di Buenos Aires.
Anche la musica da camera costituisce una parte importante delle attività musicali di Dmytro Choni: ha collaborato con il Cuarteto Quiroga, il Quartetto di Cremona e il Quartetto Calidore, con i violinisti Rudens Turku, Jack Liebeck, Andrej Bielow e Mari Samuelsen, la clarinettista Sharon Kam e il violista Nils Mönkemeyer.
Dmytro Choni è nato a Kiev, Ucraina nel 1993. Aveva quattro anni quando ha ricevuto la sua prima lezione di pianoforte da Galina Zaslavets. Successivamente ha continuato a studiare a Kiev con Nina Naiditch e con Yuri Kot, per poi terminare con Milana Chernyavska presso la Universität für Musik und darstellende Kunst di Graz.
Foto © Irene Zandel / Hanssler Classic