GABRIELE CARCANO, pianoforte – JIN JU, pianoforte – FILIPPO GORINI, pianoforte – MARIANGELA VACATELLO, pianoforte – PIETRO DE MARIA, pianoforte – ORCHESTRA GIOVANILE ITALIANA
Concerto inaugurale
Integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven (Parte I)
ore 16:00
BEETHOVEN: Concerto n. 1 in do maggiore op. 15
Pianoforte solista: Gabriele Carcano
BEETHOVEN: Concerto n. 2 in si bemolle maggiore op. 19
Pianoforte solista: Jin Ju
BEETHOVEN: Concerto n. 3 in do minore op. 37
Pianoforte solista: Filippo Gorini
Integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven (Parte II)
ore 18:30
BEETHOVEN: Concerto n. 4 in sol maggiore op. 58
Pianoforte solista: Mariangela Vacatello
BEETHOVEN: Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore op. 73, “Imperatore”
Pianoforte solista: Pietro De Maria
Gabriele Carcano è tra i pianisti italiani più affermati della sua generazione. Si diploma a 17 anni nel Conservatorio di Torino con il massimo dei voti e, nel 2004, ottiene il Premio Casella al Concorso “Premio Venezia”, debuttando al Teatro La Fenice. Ha poi suonato in sale e stagioni quali Tonhalle di Zurigo, Herkulessaal di Monaco, Salle Pleyel, Theatre des Champs Elysées e Cité de la Musique di Parigi, Società del Quartetto di Milano, Amici della Musica di Firenze, Wigmore Hall di Londra, Festival Piano aux Jacobins – Toulouse, Orchestre Nationale de Montpellier, Orchestra Verdi di Milano, Fundación Scherzo di Madrid, Staatskapelle Weimar, International Piano Festival del Mariinsky – San Pietroburgo, Musashino Hall Tokyo, Mecklenburg Vorpommen Festival, Jerusalem Theatre, con direttori quali Ton Koopman, Ion Marin, Alain Altinoglu, e molti altri.
Attivo camerista, collabora regolarmente con musicisti come Lorenza Borrani, Enrico Dindo, Marie-Elisabeth Hecker, Quatuor Hermes, Enrico Bronzi,
Vincitore del Borletti-Buitoni Trust Fellowship nel 2010, riceve un immediato invito da parte di Mitsuko Uchida al Marlboro Music Festival, partecipando poi a diverse tournée americane del festival, tra le quali Weill Hall a Carnegie Hall.
I suoi due album solistici, Brahms per Oehms Classic e Schumann per Rubicon Classic, sono stati accolti con il Supersonic Award e con recensioni entusiastiche in diversi paesi.
In questa stagione terminerà l’integrale delle Sonate di Beethoven a Londra e suonerà per stagioni quali, tra le altre, Società del Quartetto di Milano, LAC Lugano Musica, Amici della Musica di Firenze e Padova, Vancouver Recital Society, Festival Pao Casals.
Dall’ottobre 2015 insegna all’Accademia di Musica di Pinerolo. Gabriele Carcano è un’artista Steinway.
Riconosciuta dalla critica internazionale come una delle più interessanti artiste della sua generazione per la perfezione tecnica, la sensibilità appassionata e l’incredibile trasparenza dei dettagli narrativi, e considerata in Cina tra i più grandi virtuosi del suo Paese, Jin Ju è un astro sempre crescente nel panorama pianistico internazionale. Nata a Shanghai da una famiglia di musicisti, ha ottenuto il Diploma e il Master al Conservatorio di Pechino, il Master all’Accademia Pianistica Internazionale di Imola, il Diploma e Medaglia d’Oro in “Professional Performance” al Royal Northern Music College di Manchester ed è stata premiata in concorsi internazionali quali il Čajkovskij di Mosca e il Queen Elizabeth di Bruxelles.
Si è esibita in alcune tra le più importanti sale da concerto e ha collaborato in qualità di solista con importanti orchestre, quali la China National Symphony Orchestra, BBC Philharmonic, Belgian National Orchestra, Russian State Symphony, Oslo Symphony Orchestra, e molte altre. Ha collaborato in qualità di solista con importanti orchestre, quali la China National Symphony Orchestra, la BBC Philharmonic, la Belgian National Orchestra, la Russian State Symphony, la Oslo Symphony Orchestra e molte altre.
Molto importante la sua produzione discografica, che vanta la vittoria di un ECHO Klassik Award nel 2012 come Miglior Disco dell’Anno per l’etichetta tedesca MDG, della quale è “Exclusive Artist” dal 2010.
Ha insegnato al Royal Northern Music College di Manchester, ed è stata membro di facoltà al Conservatorio Centrale di Pechino, dove attualmente è “Guest Professor”. È docente presso l’Accademia Pianistica Internazionale di Imola e tiene masterclass in Cina, Europa e Stati Uniti.
Vincitore nel 2015 del Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn, Filippo Gorini è uno dei più interessanti talenti della sua generazione.
Nel 2020 ha ricevuto il Borletti Buitoni Trust Award, con il sostegno del quale è in corso di realizzazione un ciclo di concerti e un progetto di approfondimento multidisciplinare sull’Arte della Fuga di Bach.
Incide in esclusiva per Alpha Classics/Outhere: nel 2017, il disco con le Variazioni Diabelli di Beethoven ha ricevuto riconoscimenti internazionali, quali il Diapason d’Or e Supersonic Award Pizzicato; dopo le Sonate op. 106 e op. 111 di Beethoven (2020), nell’autunno 2021 uscirà un disco con l’Arte della Fuga di Bach.
Tra i prossimi impegni, la partecipazione al festival di Marlboro, su invito di Mitsuko Uchida, e concerti per la Società del Quartetto di Milano, MITO, Teatro Ristori di Verona, Orchestra di Padova e del Veneto, un debutto in Israele, e un ritorno al Festival Schubertiade.
Ha suonato, fra gli altri, alla Elbphilharmonie di Amburgo, Herkulessaal di Monaco, Tonhalle di Zurigo, Konzerthaus di Berlino, Beethovenfest di Bonn, Fondation Louis Vuitton di Parigi, negli Stati Uniti e in Canada, oltre che all’Accademia Filarmonica Romana, Unione Musicale di Torino, GOG di Genova, la Filarmonica di Trento, dove è “artist in residence”.
Ha collaborato con l’Orchestra del Mozarteum, Symfonieorkest Vlaanderen, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestra Verdi, Orchestra Sinfonica del Lichtenstein, Filarmonica Slovacca, Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Orchestra Leonore di Pistoia.
Diplomatosi al Conservatorio di Bergamo e perfezionatosi presso il Mozarteum di Salisburgo, continua gli studi con Maria Grazia Bellocchio e con Pavel Gililov, ai quali si aggiunge il prezioso consiglio di Alfred Brendel.
Mariangela Vacatello si impone sulla scena internazionale a 17 anni, vincendo il Secondo Premio al concorso “Liszt” di Utrecht. Da quel momento colleziona molti prestigiosi riconoscimenti: Concorso “Busoni” di Bolzano, “Van Cliburn” in Texas, “Top of the World” in Norvegia, “Queen Elisabeth” di Bruxelles, XVII Premio Venezia, The Solti Foundation Award, Premio della critica “Nino Carloni”, Rising Star The Gilmore, e molti altri.
Da oltre vent’anni è riconosciuta per la curiosità e versatilità degli orizzonti esecutivi, che si rispecchiano nelle recensioni ai concerti e alle incisioni per l’etichetta Brilliant Classics e nei progetti che l’hanno vista collaborare con l’Ircam di Parigi e con la Fondazione Spinola-Banna, per la quale è stata Artista in Residenza insieme a Georges Aperghis, che le ha dedicato due brani per pianoforte.
Si è esibita in alcune tra le più importanti stagioni concertistiche, come il Teatro alla Scala, Musica Insieme Bologna, Biennale di Venezia, Società dei Concerti di Milano, Teatro San Carlo, Teatro Petruzzelli, Parco della Musica, Teatro Carlo Felice, Unione Musicale, Wigmore Hall di Londra, Carnegie Weill Hall di New York, Walt Disney Hall di Los Angeles, Oriental Centre di Shanghaj, collaborando con l’Orchestra Nazionale dell’Accademia di Santa Cecilia, Orchestra della RAI, Filarmonica della Scala, Prague Chamber Orchestra, RSI Lugano, e molte altre.
Si è perfezionata presso l’Accademia Pianistica Internazionale di Imola, il Conservatorio di Milano e la Royal Academy of Music insieme a Riccardo Risaliti, Franco Scala, Dominique Merlet e Christopher Elton.
Unisce la sua carriera pianistica con l’attività didattica presso il Conservatorio di Perugia, l’Accademia di Musica di Pinerolo e in diverse masterclass.
Dopo aver vinto il Premio della Critica al Concorso Čajkovskij di Mosca nel 1990, Pietro De Maria ha ricevuto il Primo Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani di Milano (1990) e al Géza Anda di Zurigo (1994). Nel 1997 gli è stato assegnato il Premio Mendelssohn ad Amburgo.
La sua intensa attività concertistica lo vede solista con prestigiose orchestre e con direttori quali, tra gli altri, Roberto Abbado, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti, Alan Gilbert, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Ton Koopman, Michele Mariotti, Ingo Metzmacher, Gianandrea Noseda, Corrado Rovaris, Yutaka Sado, Sándor Végh, Stanislav Kochanovsky.
De Maria ha iniziato lo studio del pianoforte con Giorgio Vianello e si è diplomato sotto la guida di Gino Gorini al Conservatorio di Venezia, perfezionandosi successivamente con Maria Tipo al Conservatorio di Ginevra, dove ha conseguito nel 1988 il Premier Prix de Virtuosité con distinzione.
Il suo repertorio spazia da Bach a Ligeti ed è il primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l’integrale delle opere di Chopin in sei concerti. Ha registrato l’integrale delle opere di Chopin, il Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg per Decca, ricevendo importanti riconoscimenti dalla critica specializzata, tra cui Diapason, International Piano, MusicWeb-International e Pianiste. Ha inciso inoltre le tre Sonate op. 40 di Clementi per l’etichetta Naxos, un recital registrato dal vivo al Miami International Piano Festival per la VAI Audio, l’integrale delle opere di Beethoven per violoncello e pianoforte con Enrico Dindo per la Decca e un CD con opere di Fano per Brilliant Classics.
Pietro De Maria è Accademico di Santa Cecilia e insegna al Mozarteum di Salisburgo. È nel team di docenti del progetto “La Scuola di Maria Tipo”, organizzato dall’Accademia di Musica di Pinerolo.
L’Orchestra Giovanile Italiana, ideata da Piero Farulli all’interno della Scuola di Musica di Fiesole, in trentacinque anni di attività ha contributo in maniera determinante alla vita musicale del Paese con oltre mille musicisti occupati stabilmente nelle orchestre sinfoniche italiane e straniere. Tenuta a battesimo da Riccardo Muti, l’OGI è stata invitata in alcuni dei più prestigiosi luoghi della musica, tra cui Montpellier, Edimburgo, Berlino, Lubiana, Madrid, Francoforte, Praga, Budapest, Turku, Buenos Aires. Nel 2004 è stata insignita del “Premio Abbiati” dell’Associazione Nazionale Critici Musicali. L’OGI è stata diretta, fra gli altri, da C. Abbado, R. Abbado, S. Accardo, Y. Ahronovitch, P. Bellugi, L. Berio, G. Ferro, D. Gatti, C.M. Giulini, E. Inbal, Z. Mehta, R. Muti, G. Noseda, K. Penderecki, G. Sinopoli, J. Tate, A. Boreyko, K. Blacher. All’OGI hanno dedicato loro opere compositori come Sylvano Bussotti, Giorgio Battistelli e Silvia Colasanti. La direzione artistica dell’Orchestra, che dal 2008 al 2016 è stata curata da Andrea Lucchesini, dal 2016 al 2020 da Alain Meunier, ed è attualmente affidata ad Alexander Lonquich.