KATIA & MARIELLE LABÈQUE, pianoforti – SIMONE RUBINO, ANDREA BINDI, percussioni
Turno A, B, BPiù, K
DESSNER: El Chan per 2 pianoforti;
BARTÓK: da Mikrokosmos per 2 pianoforti: Bulgarian Rhythm, Chord and Trill Study, Perpetuum Mobile, New Hungarian Folk Song, Ostinato;
BRAHMS: da Ungarische Tänze per 2 pianoforti: n. 1 in sol minore – n. 20 in mi minore – n. 5 in fa diesis minore;
ISHII: Thirteen drums per percussioni (Simone Rubino, percussioni);
BARTÓK: Sonata per 2 pianoforti e percussioni.
Katia & Marielle Labèque sono famose in tutto il mondo per la straordinaria perfezione tecnica e musicale. Già in tenera età hanno dimostrato con determinazione l’ambizione di raggiungere le vette musicali e ben presto hanno conquistato la fama internazionale con l’incisione della Rapsodia in Blue di Gershwin (uno dei primi dischi d’oro della musica classica). Ospiti regolari delle orchestre più prestigiose (Berliner Philharmoniker, Orchestra Sinfonica della Bayerischer Rundfunk, Orchestre Sinfoniche di Boston, Chicago e Cleveland, Gewandhausorchester di Lipsia, London Symphony e London Philharmonic, Los Angeles Philharmonic, Staatskapelle di Dresda, Wiener Philharmoniker e Orchestra Filarmonica della Scala), hanno collaborato con molti compositori fra cui Andriessen, Berio, Boulez, Glass, Golijov, Ligeti e Messiaen. Per la loro etichetta KML Recordings nel 2014 hanno pubblicato Sisters con una selezione di musiche appartenenti alle loro vite personali e professionali. Nel 2018 è attesa l’uscita di una nuova incisione dedicata a Stravinskij e Debussy.
Diplomato in percussioni al Conservatorio di Torino, Simone Rubino si perfeziona con Peter Sadlo presso l’Hochschule für Musik und Theater di Monaco di Baviera. Nel 2014 vince il primo premio al Concorso ARD di Monaco di Baviera, il premio speciale del pubblico e il premio Fratelli Busch. Nel 2015 si aggiudica il Förderpreis della Radio Tedesca nell’ambito del Festival di Brema e il Crédit Suisse Young Artists Award. Si è esibito con i Wiener Philharmoniker al Festival di Lucerna ed è stato ospite della Carnegie Hall di New York, Palais des Beux Arts di Bruxelles, Festival di Ingolstadt e ha tenuto concerti in Francia, Austria, Italia e Germania.
Diplomato in percussioni con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio di Bolzano, Andrea Bindi a soli ventisette anni diventa primo timpano dell’Orchestra del Teatro alla Scala sotto la direzione di Riccardo Chailly. Si perfeziona presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e con Raymond Curfs, Ernst-Wilhem Hilgers, Stephan Cürlis, Rainer Seegers. Ha collaborato con le Orchestre del Teatro Regio di Torino, Orchestra della Toscana, Maggio Musicale Fiorentino, Haydn di Trento e Bolzano, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, City of Birmingham Symphony Orchestra. Dal 2012 al 2015 è timpanista ospite presso il Teatro San Carlo di Napoli. È docente di timpani presso l’Accademia del Teatro alla Scala.
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[foto Umberto Nicoletti]