LEONORA ARMELLINI, pianoforte
Fortissimissimo
BEETHOVEN: Sonata n. 28 in la maggiore op. 101; CHOPIN: Ballata n. 4 op. 52 in fa minore; LISZT: Dopo una lettura di Dante (Fantasia quasi Sonata); BUSONI: Sonatina seconda; BENZECRY: Toccata Newén (2005); PROKOFIEV: Sonata n. 2 op. 14
La pianista padovana Leonora Armellini (1992) è una delle più brillanti e prodigiose musiciste italiane degli ultimi anni. Inizia a suonare il pianoforte a quattro anni con Laura Palmieri e si diploma a dodici ottenendo il massimo dei voti. Subito dopo il diploma vince il “Premio Venezia” (2005) e prosegue la propria formazione con Sergio Perticaroli, Lilya Zilberstein e Marian Mika. Nell’ottobre 2010 vive uno dei momenti più emozionanti della sua carriera vincendo il premio “Janina Nawrocka” al Concorso F. Chopin di Varsavia. Ha tenuto più di trecento concerti in tutto il mondo, suonando con numerose orchestre fra cui l’Orchestra di Padova e del Veneto, I Solisti Veneti, l’Orchestra Filarmonica di Torino, l’Orchestra del Teatro La Fenice, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra da Camera di Kiev, l’Orchestra Nazionale Ucraina e la Sinfonia Varsovia. Sebbene suonare sia al centro della sua attività, Leonora ha scelto di stare anche dall’altra parte della partitura e di studiare composizione al Conservatorio di Padova. Nel 2014, con Matteo Rampin, ha scritto il libro Mozart era un figo, Bach ancora di più, pubblicato da Salani.