
PIOTR ANDERSZEWSKI, pianoforte
Solopiano
Turno A, B, P
BACH: Partita n. 6 in mi minore, BWV 830
SZYMANOWSKI: Dalle Mazurche, op. 50, nn. 3, 7, 8, 5, 4
WEBERN: Variationen, op. 27
BEETHOVEN: Sonata n. 31 in la bemolle maggiore, op. 110
Piotr Anderszewski è considerato uno dei più importanti musicisti della sua generazione. Appare regolarmente in recital in sale da concerto, come Wiener Konzerthaus, Philharmonie di Berlino, Wigmore Hall, Carnegie Hall, Théâtre des Champs-élysées e Concertgebouw di Amsterdam. Collabora con numerose orchestre, come i Berliner Philharmoniker e la Staatskapelle di Berlino, London Symphony Orchestra, Philharmonia Orchestra e la NHK Symphony Orchestra. Piotr Anderszewski tiene concerti anche nel doppio ruolo di direttore e solista, collaborando con orchestre come Scottish Chamber Orchestra, Chamber Orchestra of Europe e Camerata Salzburg.
Dal 2000 è un artista esclusivo di Warner Classics/Erato. Per l'etichetta Anderszewski ha pubblicato come primo disco le Variazioni Diabelli di Beethoven, ricevendo numerosi premi. Ha inoltre registrato dischi con le Partite nn. 1, 3 e 6 di Bach, nominati ai Grammy, e uno con le opere per pianoforte solo di Szymanowski, premiato da Gramophone nel 2006. Il suo album dedicato alle opere di Schumann ha ricevuto il premio Recording of the Year del BBC Music Magazine nel 2012. Il disco delle Suite Inglesi nn. 1, 3 e 5 di Bach, pubblicato nel 2014, ha vinto il Gramophone Award e il premio ECHO Klassik nel 2015. La sua registrazione più recente, una selezione di Preludi e Fughe dal II Libro del Clavicembalo ben temperato di Bach, ha vinto un premio Gramophone nel settembre 2021.
Riconosciuto per l'intensità e l'originalità delle sue interpretazioni, Piotr Anderszewski ha ricevuto il premio Gilmore, il premio Szymanowski e il premio della Royal Philharmonic Society.
È stato anche oggetto di diversi documentari del regista Bruno Monsaingeon: Piotr Anderszewski plays Diabelli Variations (2001) esplora il particolare rapporto di Anderszewski con l'opera simbolo di Beethoven, mentre Unquiet Traveller (2008) è un insolito ritratto d'artista che cattura le riflessioni di Anderszewski sulla musica, sulla performance e sulle sue radici polacco-ungheresi.
Nel 2016 Anderszewski si è messo dietro la macchina da presa per esplorare il suo rapporto con la sua città, Varsavia, e ha realizzato il film Je m'appelle Varsovie.
Nella stagione 2022/23, Piotr Anderszewski si concentrerà su un nuovo programma di recital, che eseguirà alla Philharmonie de Paris, al Musikverein di Vienna, all'Alte Oper di Francoforte e in altre importanti sale da concerto in Europa e Asia. Suonerà anche, tra le altre, con la Gewandhaus Orchestra, la Kammerakademie Potsdam, la NHK Symphony Orchestra, la Finnish Radio Symphony Orchestra e l'Orchestre Philharmonique de Radio France.
[Photographer: Simon Fowler / Copyright: Parlophone Records Ltd]