
SARA MINGARDO, contralto – GRAZIA RAIMONDI, FEDERICO PARRAVICINI, violini – SILVIO DI ROCCO, viola – LUIGI PIOVANO, violoncello – OLAF JOHN LANERI, pianoforte
L’arte del canto
Turno A, B
BRAHMS: 2 Gesänge, op. 91
MAHLER: Quartettsatz in la minore
MAHLER: 3 Rückert-Lieder
BRAHMS: Quartetto con pianoforte n. 3 in do minore, op. 60
Il concerto è dedicato alla memoria di Michele Manzotti
Sara Mingardo, contralto dalla carriera internazionale tra i più celebri del nostro tempo, ha studiato con Franco Ghitti al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia, sua città natale. Si è affermata in numerosi concorsi nazionali e internazionali: ha iniziato la sua carriera musicale interpretando il ruolo del titolo ne La Cenerentola di G. Rossini, quale vincitrice del concorso internazionale “Toti Dal Monte” di Treviso. La sua registrazione di Anna in Les Troyens di H. Berlioz ha vinto nel 2002 il Gramophone Classic Music Award, il Grammy Award per il miglior disco Opera e il Grammy Award al miglior album di musica classica e nel 2009 ha ricevuto il Premio Abbiati.
Particolarmente interessante e intensa è stata la sua collaborazione con Claudio Abbado. Ha lavorato e lavora attualmente con i maggiori teatri del mondo, sotto la direzione di R. Alessandrini, I. Bolton, R. Chailly, M.-W. Chung, P. Daniel, Sir C. Davis, O. Dantone, Sir A. Pappano, Sir J. E. Gardiner, E. Hàim, M. Minkowski, R. Muti, Sir R. Norrington, M. Pollini, C. Rousset, J. Savall, P. Schreier, K. Nagano, P. Boulez, Z. Mehta, L. Maazel, D. Gatti, F.-X. Roth, J. Tate e con prestigiose orchestre internazionali quali Berliner Philharmoniker, London Symphony Orchestra, Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, New York Symphony Orchestra, Les Musiciens du Louvre, Mahler Chamber Orchestra, Monteverdi Choir e Orchestra, Concerto Italiano, Les Talens Lyriques, Academia Montis Regalis, e molte altre.
È docente di Canto barocco presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Nel 2023 insegna all’Accademia Chigiana nel quadro del Chigiana-Mozarteum Baroque Program.
Grazia Raimondi, diplomata in violino con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio di Bologna con G. Adamo, si perfeziona con S. Accardo, C. Romano e M. Raskin. Vincitrice della borsa di studio “J.W. Fulbright”, consegue l’Artist Diploma con F. Gulli e R. Dubinsky presso l’Indiana University. Vincitrice del Primo Premio all’“UC Music Awards Hong Kong”, al Sibelius Competition (Indiana, USA) e alla Rassegna Nazionale di Vittorio Veneto, ha tenuto concerti in prestigiosi teatri e festival, tra cui Carnegie Hall di New York, Newport Music Festival, Teatro alla Scala, Concertgebouw di Amsterdam, BBC Proms di Londra, Großen Musikvereinssaal di Vienna, Philharmonie di Monaco, Teatro Colón di Buenos Aires. Ha suonato con importanti musicisti come Pappano, Sitkovetsky, Sollima, Piovano.
È stata primo violino della Tokyo Philharmonic Chamber Orchestra, della Hyogo Pac Orchestra (Osaka) e primo violino solista della Sinfonica del Friuli Venezia Giulia, dei Musici Aurei, dell’Orchestra di Padova e del Veneto, della Camerata Strumentale di Prato e dell’Ensemble Prometeo. Ha tenuto masterclass in Giappone, in Thailandia e in Spagna, è stata invitata presso la Southern Louisiana University e la Louisiana State University per masterclass e concerti. Ha collaborato con I Solisti Veneti, I Virtuosi di Roma e la New European Strings Orchestra. Ha inciso numerose opere su disco, tra cui Le quattro stagioni di Vivaldi.
È docente di violino presso l’ISSM di Ravenna. Suona un violino Giuseppe Gagliano del 1783.
Federico Parravicini, veneziano, comincia a soli quattro anni lo studio del violino sotto la guida del nonno Armando Galizia, primo violino del Teatro La Fenice di Venezia. Studia con A. Molin e G. Guglielmo, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode e perfezionandosi in seguito con E. Sarbu. Nel 1977 e nel 1978 è due volte vincitore del Primo Premio alla rassegna per violinisti studenti di V. Veneto. Nel 1986 è vincitore del Primo Premio assoluto al Concorso Internazionale di Stresa.
Ha collaborato, anche in qualità di primo violino, con le orchestre: I Solisti Veneti, Teatro La Fenice, Accademia di S. Giorgio, Società Filarmonia di Udine, Orchestra da Camera Bruno Maderna di Forlì, I Virtuosi di Firenze, Orchestra da Camera di Ravenna, ContempoartEnsemble, Musici Aurei, Orchestra Filarmonica “A. Toscanini” diretta da Maazel, Prêtre, Tate, Mehta, Dutoit, Temirkanov. Con I Solisti Veneti ha tenuto concerti nei teatri più prestigiosi, quali il Teatro alla Scala, Teatro La Fenice, Teatro San Carlo di Napoli, Auditorium Parco della Musica di Roma, Opéra Garnier di Parigi, Théâtre du Châtelet, Tonhalle di Zurigo, Mozarteum di Salisburgo, Lincoln Center di New York, Teatro Colón di Buenos Aires, e ha effettuato numerose registrazioni discografiche (Erato, Sony Classical). Dal 1989 è primo violino solista de L’Offerta Musicale, orchestra da camera di Venezia, di cui è fondatore. Con tale formazione effettua registrazioni per etichette come Phoenix Classics, Nuova Era, Tactus, Eloquentia.
Ha studiato direzione d’orchestra sotto la guida di Piero Bellugi e di Marco Boni presso l’Accademia Musicale Incontri con il Maestro di Imola, dove ha conseguito il relativo diploma.
Insegna violino al Conservatorio di Venezia.
Silvio Di Rocco, dopo aver compiuto gli studi presso i Conservatori di Pescara e L’Aquila, ha frequentato numerosi corsi di perfezionamento, fra i quali quello dell’Accademia W. Stauffer di Cremona sotto la guida di Bruno Giuranna. Ha intrapreso giovanissimo l’attività didattica presso vari Conservatori Statali, anche come docente in corsi di perfezionamento o come tutor in orchestre giovanili. Vincitore del concorso nazionale a cattedre, attualmente insegna viola al Conservatorio “L. Perosi” di Campobasso.
Ha ricoperto il ruolo di prima viola in importanti Teatri Lirici, Orchestre Sinfoniche e complessi cameristici. Dal 2000 è componente dell’ensemble I Musici, dove ricopre anche il ruolo di presidente dal 2009 al 2019, e con il quale si esibisce tutt’oggi regolarmente nei principali festival internazionali e nelle sale da concerto più importanti al mondo, quali Teatro San Carlo, Opera di Roma, Moscow Tchaikovsky Concert Hall, St. Petersburg Mariinsky Concert Hall, Berliner Philharmonie, Beijing Concert Hall, Shanghai Grand Theatre, Brisbane Performing Arts Centre, Montreal Bach Festival, Eszterhaza Haydn Festival, Tokyo Suntory Hall, Dresden Frauenkirche, Budapest Bartók Concert Hall, Sydney Opera House, Kölner Philharmonie, Barcelona Palau de la Musica, Washington National Gallery, Teatro Manzoni di Bologna, Sala Verdi di Milano, Sala Sinopoli di Roma, Teatro Ponchielli di Cremona, Aula Magna Università La Sapienza, Hamburg Elbphilharmonie, La Folle Journée Tokyo. Ha partecipato a incisioni discografiche per EMI, Sony Classical, Universal Japan, Decca, Fonè, Epic, Dynamic, Warner, Deutsche Grammophon, e altre importanti etichette.
Luigi Piovano si è diplomato in violoncello a 17 anni col massimo dei voti e la lode sotto la guida di Radu Aldulescu, con cui in seguito si è diplomato in violoncello e musica da camera anche a Parigi. Per anni è stato primo violoncello del gruppo Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, ripreso alla Carnegie Hall, a Tokyo e a Roma.
Ha tenuto concerti da camera con artisti quali Sawallisch, Chung, Lonquich, Sitkovetsky, Kavakos e le sorelle Labèque. Dal 2009 al 2019 ha fatto parte del trio Latitude 41 e, dal 2005, suona regolarmente in duo con Antonio Pappano.
Ha suonato come solista con prestigiose orchestre – Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Accademia di Santa Cecilia, Seoul Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal – sotto la direzione di direttori come Chung, Menuhin, Nagano, Pappano, Pletnev.
Nel 2020 Arcana ha pubblicato il suo disco con le Sonate di Brahms e le Romanze di Martucci in duo con Antonio Pappano. Da oltre vent’anni è primo violoncello solista dell’Orchestra di Santa Cecilia. Suona un violoncello Francesco Ruggeri detto “il Per” (Cremona, 1692) messo gentilmente a disposizione da Francesco Micheli.
Dal 2002 si dedica sempre più alla direzione d’orchestra. Il disco con Sara Mingardo in cui dirige i Kindertotenlieder e i Lieder eines fahrenden Gesellen di Mahler è stato premiato in Francia nel 2012 come miglior disco di Lieder dell’anno. Dal 2013 ha avviato una collaborazione stabile alla testa degli Archi di Santa Cecilia, con i quali ha già registrato sei dischi. Nel 2022 ha debuttato sul podio dell’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo (che lo ha immediatamente reinvitato per il 2023 e il 2024), dell’Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi” e ha diretto Tosca al Teatro Bellini di Catania.
Olaf John Laneri nasce a Catania da padre italiano e madre svedese. Dopo aver terminato i suoi studi musicali a Verona e all'Accademia Pianistica di Imola, vince nel 1998 il concorso “F. Busoni” di Bolzano (Secondo Premio ‘con particolare distinzione’, con Primo Premio non assegnato), e nel 2001 il Secondo Premio al World Music Piano Master di Montecarlo.
Ha suonato al Festival di Brescia e Bergamo, al Teatro Olimpico di Vicenza, al Teatro Bellini di Catania, al Tiroler Festspiele in Austria, alla Radio della Svizzera Italiana a Lugano, al Festival della Ruhr, alla Herkulessaal e al Gasteig di Monaco, per la Deutsche Rundfunk, alla Salle Gaveau e per Radio France a Parigi, alla Salle Molière di Lione, al Festival Chopin in Polonia, alla Rudaki Hall di Teheran, all’Opéra di Montecarlo e alla Philharmonie di Berlino.
Un posto di rilievo nel suo repertorio occupa la figura di Beethoven, autore quasi sempre presente nei programmi concertistici. Ha concluso quattro esecuzioni integrali del corpus delle 32 Sonate (ha suonato anche tutte le Sonate per violino e pianoforte con Laura Marzadori a Capua e le sta eseguendo in questo periodo anche a Modena) per il pubblico di Alessandria, Bologna, Modena e Udine, ne comincerà altre due, in nove concerti a partire dal prossimo autunno, per la Società “P. Riccitelli” di Teramo e per l'Emilia Romagna Festival.
Nel 2015 è uscito un disco con musiche di Brahms per la Universal, e nel 2019 una registrazione con il Trio Gustav dei due Trii di Mendelssohn per la Da Vinci.
È docente di pianoforte presso il Conservatorio di Venezia.