Intervista a Ferdinando e Angela Trematore

Qual è il primo ricordo della vostra vita legato alla musica che vi viene in mente?

Il nostro primo ricordo è legato alla nostra famiglia quando nostro padre violinista provava con le sue sorelle e i suoi colleghi musicisti prima di ogni concerto. Piccolissimi, ascoltavamo in silenzio per ore e ore… Insomma, a casa si respirava musica h24…

Come mai avete iniziato a suonare uno strumento musicale? Quando avete capito che eravate bravi in quello che stavate facendo e che questa attività avrebbe occupato una parte importante della vostra vita?

L’approccio è stato naturale, semplicemente i nostri genitori desideravano trasmetterci la cultura e la passione per la musica. Poi le cose son cambiate (i maestri con cui abbiamo studiato, i primi riconoscimenti ottenuti in concorsi musicali, etc.) e abbiam capito che volevamo intraprendere la carriera da musicista. In questo la nostra famiglia ci ha sempre sostenuto e supportato.
Per non parlare dell’emozione che si prova ogni volta salendo sul palco… qualcosa di indescrivibile e ineffabile…

Ci sono stati dei momenti in cui avreste voluto mollare tutto e cambiare direzione?

Momenti difficili ci son stati, ma l’idea di cambiare direzione non ci è mai passata per la testa. L’ambizione e il senso del sacrificio ci hanno permesso di perseguire i nostri obiettivi con umiltà e dedizione.

Qual è il momento più emozionante che ricordate della vostra carriera musicale?

Angela: Il giorno più emozionante che ricorderò per sempre, legato al mio percorso musicale, è il diploma di pianoforte. Un momento che ha segnato il culmine dei miei studi e l’inizio di nuove esperienze e incontri importanti nel mondo della musica.
Ferdinando: Il Concerto di Čajkovskij da solista con l’Orchestra di Padova e del Veneto in diretta Rai Radio3 all’età di 17 anni…

C’è un brano musicale a cui siete particolarmente legati? Volete dirci qual è e come mai?

Un brano a cui siamo molto legati è il Concerto per violino, pianoforte e orchestra in re minore di F. Mendelssohn. Il compositore l’ha scritto quando era molto giovane… Anche noi eravamo adolescenti quando l’abbiamo eseguito la prima volta… È stata la prima volta che suonavamo da solisti in duo con l’orchestra.

Ci raccontate come mai avete deciso di formare un duo? Cosa vi piace del vostro modo di suonare insieme?

Abitando sotto lo stesso tetto… era ovvio che ci incontrassimo prima o poi… (scherza Ferdinando).
Angela: Abbiamo avuto la fortuna di crescere a pane e musica… Ogni giorno con papà leggevamo brani cameristici adatti a noi lavorando su molti aspetti musicali e tecnici. Poi crescendo ci siamo avvicinati al vasto mondo delle Sonate… Tra concorsi e concerti abbiamo avuto modo di studiare e approfondire il nostro repertorio con il Trio di Parma e con grandi concertisti maestri che hanno segnato il nostro percorso solistico e cameristico.
Ferdinando: Suoniamo insieme da quando avevamo 8 e 11 anni… C’è un’intesa molto forte tra noi due, difficile da spiegare… Una cosa è certa: siamo cresciuti con la Musica e nella Musica.

Avete altre passioni oltre a suonare il vostro strumento (sport/lettura/viaggi/hobby vari/ecc.)?

Ferdinando: Amo guardare film d’autore, comporre durante i miei viaggi in aereo, fare sport, e soprattutto godermi ciascun momento con la mia dolce “Lei”. Giusto per precisare, non si tratta di mia sorella… (scherza Ferdinando).
Angela: A me piace leggere, viaggiare, visitare musei e gallerie d’arte, fare lunghe passeggiate al mare o in montagne e organizzare party a casa con gli amici.

Ascoltate altri tipi di musica oltre a quella che suonate? Se sì, quali?

Amiamo tutti i generi musicali in particolare il cantautorato italiano, come De Andrè, Tenco, Pino Daniele.

C’è un disco – di qualsiasi genere – che consigliereste a tutti di ascoltare?

L’album A Night at the Opera dei Queen.

Qual è il libro che leggerete quest’estate?

Angela: Per l’estate ho in programma di rileggere Teresa Procaccini. Una vita per la Musica per un progetto futuro insieme alla compositrice pugliese.
Ferdinando: Leggere il più possibile testi in lingua spagnola, visto che mi trasferirò molto presto a Madrid.

Foto: © portalecce.it (immagine pubblicata il 17/03/2019)