Intervista a Gabriele Strata

Qual è il primo ricordo della tua vita legato alla musica che ti viene in mente? E come mai hai iniziato a suonare uno strumento musicale?

Mia nonna materna suonava il pianoforte, uno dei miei primi ricordi legati alla musica è legato all’andare a casa sua e sentirla suonare le Consolazioni di Liszt. Mi ricordo di essere rimasto affascinato dalla bellezza di questa musica, ed è proprio per questo motivo che un giorno chiesi ai miei genitori di provare a prendere qualche lezione.

Quando hai capito che eri bravo in quello che stavi facendo e che questa attività avrebbe occupato una parte importante della tua vita?

Fin dall’inizio mi sentivo dire che ero molto musicale e particolarmente dotato per il pianoforte, anche se all’inizio per me era più un gioco. Ho iniziato a capire che questa sarebbe stata la mia strada nei primi anni di Conservatorio: quando ho iniziato a fare i primi concerti, ho capito subito che non potevo farne a meno.

Ci sono stati dei momenti in cui avresti voluto mollare tutto e cambiare direzione?

Fino a ora, no. Sicuramente è una strada molto difficile che comporta tanti sacrifici, ma le soddisfazioni sono talmente grandi da far valere ogni sforzo e ogni ora di studio.

Qual è il momento più emozionante che ricordi della tua carriera musicale?

Ce ne sono veramente tanti, ogni singolo concerto porta con sé un mare di emozioni. Fra i più recenti, sicuramente la vittoria al Premio Venezia lo scorso dicembre e il recital al Concertgebouw di Amsterdam giusto qualche giorno fa!

C’è un brano musicale a cui sei particolarmente legato? Vuoi dirci qual è e come mai?

Anche in questo caso ce ne sono sicuramente molti, ma se dovessi sceglierne uno sarebbe la Quarta Ballata di Chopin. Oltre ad essere obiettivamente un capolavoro assoluto, è un brano che mi ha fatto maturare moltissimo. Suono questa ballata da quando ho 14 anni: in essa ci vedo un po’ la mia crescita, sia musicale che umana.

Hai altre passioni oltre a suonare il tuo strumento (sport/lettura/viaggi/hobby vari/ecc.)?

Adoro viaggiare, leggere, mangiare (!), e ho una grandissima passione per i cani.

Ascolti altri tipi di musica oltre a quella che suoni? Se sì, quali?

Mentre la musica classica è sempre presente nella mia playlist, per quanto riguarda altri generi musicali vado un po’ a periodi. In generale, mi piace molto Ella Fitzgerald e anche il pop contemporaneo.

C’è un disco – di qualsiasi genere – che consiglieresti a tutti di ascoltare?

Cecilia Bartoli, Mozart Arias.

Qual è il libro che leggerai quest’estate?

Per ora sul comodino ci sono La musica sveglia il tempo di Daniel Barenboim, e l’autobiografia di Nelson Mandela. Sicuramente molti altri a seguire!