Quali sono i fili nascosti che legano Haydn, Winkelman, Veress, Brahms e Schumann?
Ci sono diversi fili che collegano questi compositori. Il nuovo pezzo di Helena Winkelman è direttamente collegato a Haydn. Pensiamo che i Trii di Haydn costituiscano una sorta di base su cui si è sviluppato l’intero concetto di trio con pianoforte. C’è un’enorme quantità di dettagli nell’interazione tra gli strumenti, e il modo in cui Haydn li combina è, a volte, piuttosto orchestrale; si possono percepire fiati, timpani e altri colori strumentali nella sua immaginazione. Haydn è anche al centro delle tradizioni musicali di Vienna e Budapest, ed è quindi naturale esplorarlo nelle opere di Brahms e di Sándor Veress, un compositore estremamente importante nella tradizione ungherese, anche perché fu allievo di Béla Bartók. Abbiamo arrangiato per trio alcune delle meravigliose danze ungheresi meno conosciute di Brahms e ci piace suonarle insieme a Veress come una sorta di “ponte” verso Schumann.
L’influenza di Schumann su Brahms non può essere sopravvalutata, e i loro trii costituiscono la spina dorsale del repertorio di trio per pianoforte nella seconda metà del XIX secolo. La musica di Schumann ha un suono completamente unico, in cui gli strumenti sembrano fondersi e spesso sono completamente intrecciati l’uno con l’altro, completandosi le frasi a vicenda.
Nel vostro concerto eseguirete un nuovo brano composto per il vostro trio da Helena Winkelmann.
Abbiamo deciso di commissionare una serie di brevi lavori nell’ambito del nostro progetto di registrazione di tutti i Trii di Haydn, ancora in corso. I compositori che abbiamo scelto sono tutti quanti anche musicisti, ed è stato affascinante ricevere diverse prospettive contemporanee su Haydn. Conosciamo Helena Winkelman da diversi anni e abbiamo avuto modo di eseguire la sua musica in passato. Sarà interessante scoprire cosa scriverà per noi e come risponderà ad Haydn nel suo pezzo!
Avete sempre un’aria molto gioiosa e felice quando suonate insieme. Quali aspetti del carattere amate di più l’uno dell’altro?
Spontaneità, voglia di mettersi in gioco, umorismo, apertura, impegno, immaginazione, intuizione, curiosità… (l’elenco potrebbe continuare!!).
Foto © Andrej Grilc