Intervista ad Annastella Gibboni

Qual è il primo ricordo della tua vita legato alla musica che ti viene in mente?

Il mio primo ricordo legato alla musica è una scena nel salotto di casa, dove ci sono i miei genitori che provano (mia madre al pianoforte, mio padre al violino) e ricordo la felicità di entrambi nel fare musica.

Cosa ti ha spinto a iniziare a suonare uno strumento musicale?

È stato quasi per gioco, eravamo piccole io e mia sorella circa 3 anni e volevamo sempre provare lo strumento di mio padre, per cui gli chiedevamo sempre di poter tirare l’arco, di poter toccare lo strumento. Un giorno mio padre decise di comprarci questi violini piccoli, gli Ottavini e da lì iniziò tutto.

Quando hai capito che eri bravo in quello che stavi facendo e che questa attività avrebbe occupato una parte importante della tua vita?

Non c’è stato un momento preciso, crescendo è diventato tutto man mano più serio. A sette anni sia io che Donatella entrammo in conservatorio e da lì è stati sempre più un crescendo di avvenimenti che ci ha fatto capire che della musica potevamo farne uno stile di vita!

Ci sono stati dei momenti in cui avresti voluto mollare tutto e cambiare direzione?

No, ci sono stati momenti difficili, momenti in cui sembrava tutto “troppo più grande di me” soprattutto i primi anni di conservatorio, dove inizi a prendere consapevolezza delle cose ed io ero pressoché bambina, 7/8 anni… lo studio da affrontare era importante, serio e alle volte la strada era molto in salita. Ma per fortuna ho sempre avuto i miei genitori che hanno saputo guidarmi ed indicarmi la cosa più giusta da fare, senza mai pressarmi o altro!

Qual è il momento più emozionante che ricordi della tua carriera musicale?

Beh, ce ne sono tanti. Dai primi concorsi vinti, i primi concerti agli ultimi, quelli più importanti. Ogni traguardo è stato importante ed emozionante. Gli ultimi sono stati il diploma all’accademia Nazionale di Santa Cecilia, questo scorso 23 giugno dove ho suonato il Concerto K. 219 di Mozart, la Sonata di Franck, il Capriccio n. 24 di Paganini e un brano di musica contemporanea: la Chaccone di Ruzbeh Rafie… sono uscita con votazione 10/10 ed è stato uno dei momenti più belli della mia vita, una gioia indescrivibile.

E poi lo scorso agosto ho avuto l’onore di suonare il Concerto di Paganini n. 1 con l’Orchestra d’Archi Italiana, diretta dal Maestro L. Perugini, ed è stato molto molto emozionante perché sono particolarmente legata a questo concerto.

Cosa ti piace del modo di suonare di tua sorella? Quali sono i principali punti di forza del vostro duo?

Di mia sorella Donatella, amo il fatto che sia sempre determinata quando suona, ha grinta e siamo completamente l’una la metà dell’altra. Ci completiamo a vicenda, in tutto.

C’è un brano musicale a cui sei particolarmente legato? Vuoi dirci qual è e come mai?

Come dicevo prima, sono particolarmente legata al concerto n. 1 di Paganini, ho tanti ricordi legati alla mia infanzia e al mio caro Maestro, Maurizio Aiello, che purtroppo ci ha lasciati troppo presto!

Hai altre passioni oltre a suonare il tuo strumento (sport/lettura/viaggi/hobby vari/ecc.)?

Sì, mi piace tanto leggere e viaggiare…  grazie al violino posso viaggiare tanto, e per leggere trovo sempre un po’ di tempo!

Ascolti altri tipi di musica oltre a quella che suoni? Se sì, quali?

Ascolto un po’ tutti i generi, preferisco il pop italiano, i grandi come i Pooh, Mia Martini e Baglioni, ma anche i più “giovani” come i Negramaro, Ermal Meta, e di tanto in tanto mi concedo anche un po’ di musica Partenopea 

C’è un disco – di qualsiasi genere – che consiglieresti a tutti di ascoltare?

Beh, in generale tutta la musica è importante, sicuramente per la musica leggera consiglio di ascoltare sempre coloro che un po’ hanno fatto la storia del pop italiano, quindi i Pooh maggiormente sono il gruppo che secondo me ha dato tanto, ed in ogni loro canzone c’è non solo una storia importante, mai nulla di banale, ma anche armonie interessanti.

Mentre per il classico io consiglio sempre di approfondire tutta la musica di Bach, sia per violino ma soprattutto quella scritta per organo.

Qual è il libro che leggerai quest’estate?

Quest’estate sto leggendo Delitto e Castigo di Dostoevskij.