CONCERTO ITALIANO – RINALDO ALESSANDRINI, direttore
Odissea Bach: “Variations on variations”
Turno A, C, OBach
Passacaglia in re minore dall’originale per cembalo a pedali in do minore, BWV 582
Aria variata alla maniera italiana in sol minore per violino e basso continuo dall’originale per cembalo in la minore, BWV 989
Canzone in re minore dall’originale per organo, BWV 588
Variazioni Goldberg, BWV 988
Concerto Italiano è nato nel 1984. La sua storia si sovrappone a quella della rinascita della musica antica in Italia. Monteverdi, Bach e Vivaldi sono stati i perni principali sopra i quali il gruppo ha saputo rinnovare il linguaggio della musica antica, rivelandone aspetti estetici e retorici completamente inediti. A distanza di tutti questi anni, le incisioni discografiche di Concerto Italiano sono ancora considerate versioni di riferimento da critica e pubblico, a testimonianza del definitivo significato che il gruppo ha saputo dare al suo impegno e alle sue realizzazioni.
Ospite delle principali istituzioni e festival italiani e internazionali, ha realizzato la trilogia monteverdiana alla Scala e all’Opera Garnier con la regia di Bob Wilson tra il 2009 e il 2015. Ha anticipato l’anno monteverdiano nel 2016 con una trionfante tournée in Australia e Nuova Zelanda, dove ha eseguito i “Vespri” di Monteverdi oltre a un tour europeo con il “Caino” di Scarlatti, e un tour europeo con il RIAS Kammerchor con un programma di polifonia romana di fine Seicento. L’anno monteverdiano ha visto il gruppo impegnato, oltre che in Europa, in un tour in Cina e Australia con l’”Orfeo”, nel debutto americano alla Carnegie Hall con l’”Incoronazione di Poppea” e in un tour giapponese con i “Vespri” del 1610. Fra i riconoscimenti della critica discografica, Concerto Italiano ha ottenuto cinque Gramophone Awards, due Grand Prix du Disque, tre Premi della Critica Discografica Tedesca, Premio Cini, cinque premi al Midem a Cannes oltre al Disque de l’Annèe (1998 e 2005), Disco dell’anno per Amadeus (1998). Concerto Italiano registra in esclusiva per Naïve Believe. Ha inoltre ricevuto il Premio Abbiati 2002 per l’attività.
Rinaldo Alessandrini è clavicembalista, organista e fortepianista, oltre che fondatore e direttore di Concerto Italiano. Da venti anni sulla scena della musica antica, privilegia nelle scelte del suo repertorio la produzione italiana, cercando di riattribuire alle esecuzioni tutte quelle caratteristiche di cantabilità e mobile espressività che furono proprie allo stile italiano dei secoli XVII e XVIII. Conduce, inoltre, un’intensa attività solistica, ospite dei festival di tutto il mondo. È spesso impegnato anche come direttore, ospite di orchestre quali, fra le altre, Maggio Musicale Fiorentino, Detroit Symphony Orchestra, ORT, Scottish Chamber Orchestra, Nothern Symphonia, Orchestra of the Age of Enlightement, Boston Handel & Haydn Society, Freiburger Barockorchester, Orchestra del Teatro La Monnaie, Israel Camerata, Royal Liverpool Philharmonic Orchestra, Orchestra Haydn, Orchestre du Capitole di Toulouse, San Francisco Symphony, Washington Symphony Orchestra. Nel 2003 è stato nominato Chevalier dans l’ordre des Artes et des Lettres dal Ministro francese della Cultura. È Accademico della Filarmonica Romana. Dal 2016 è direttore artistico di Purtimiro, festival barocco del Teatro Rossini di Lugo di Romagna. È inoltre autore di una monografia su Monteverdi pubblicata da Acte Sud e responsabile editoriale per Bärenreiter dell’edizione critica delle opere di Monteverdi.
Prossimi concerti
SABATO 14 DICEMBRE ORE 16
Teatro della Pergola
THE KING’S SINGERS
L’arte del canto: A spotless rose. Musiche di Praetorius, Palestrina, Berlioz, Poulenc, Chilcott, Howells, Warlock, Čajkovskij, e The Christmas Stocking
Turno A, B, Bpiù
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