FILIPPO GORINI, pianoforte

DOMENICA 8 DICEMBRE 2024, ore 19
TEATRO NICCOLINI

Solopiano

BERG: Sonata, op. 1
BEETHOVEN: Variazioni in do maggiore su un valzer di Diabelli, op. 120

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A 29 anni d’età il “pianismo originale, coraggioso” (The Guardian) di Filippo Gorini ha conquistato forti elogi in sale come il Concertgebouw di Amsterdam, Konzerthaus di Berlino, Konzerthaus di Vienna, Elbphilharmonie di Amburgo, Wigmore Hall di Londra, Società del Quartetto di Milano, Fondazione Louis Vuitton di Parigi, Tonhalle di Zurigo, Fondazione Van Cliburn, Vancouver Recital Society, e con orchestre quali Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, Orchestra Sinfonica di Milano, Orchestra Sinfonica delle Fiandre, Gyeonggi Philharmonic a Seoul.
Tra i principali impegni del 2024, i debutti al Teatro alla Scala di Milano nell’ambito del Festival Milano Musica e alla Carnegie Hall di New York, recital per il Festival Schubertiade di Hohenems in Austria, per Ravenna Festival, il Festival Pianistico di Brescia e Bergamo, gli Amici della Musica di Firenze, e una residenza al Festival Busoni di Bolzano. Tra gli appuntamenti salienti della scorsa stagione, Gorini ha tenuto concerti con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Daniele Gatti, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, la Nagoya Philharmonic Orchestra e l’Ópera Nacional de Chile, e per il Festival Bach Montreal, la Vancouver Recital Society, il Konzerthaus di Vienna, la Wigmore Hall di Londra, il LAC di Lugano, il Teatro San Carlo di Napoli e il Teatro Carlo Felice di Genova.
Il progetto The Art of Fugue Explored ha portato la sua creatività a spingersi oltre al solo pianismo: con il sostegno del Borletti-Buitoni Trust, nel 2020 Filippo Gorini ha registrato l’Arte della Fuga di Bach per Alpha Classics, e ha eseguito quest’opera in numerosi concerti in Europa e Canada. Nel 2024, in collaborazione con Rai 5 e Rai Play, è stato inoltre pubblicato Ricercare sull’Arte della Fuga, un ciclo di quattordici conversazioni in video sulla musica di Bach, realizzate da Gorini nell’arco di tre anni con personalità quali Peter Sellars, Frank Gehry, Sasha Waltz, Alexander Sokurov, Alexander Polzin, Alfred Brendel, Steven Isserlis, George Benjamin e altri.
Il suo prossimo progetto, Sonata for 7 Cities, che si svolgerà nel triennio 2025-27, lo porterà a trascorrere residenze artistiche di un mese in sette metropoli mondiali (tra le quali Vienna, Città del Capo, Hong Kong, Portland, Milano), mirando a mostrare un nuovo modo, responsabile ed etico, di concepire la vita di un musicista: ogni residenza, oltre a concerti, comprenderà attività divulgative, filantropiche e di insegnamento, oltre all’esecuzione di sette brani commissionati appositamente a compositori quali Beat Furrer, Stefano Gervasoni, Yukiko Watanabe, Michelle Agnes Magalhaes, Federico Gardella e Oscar Jockel.
Vincitore del Premio Abbiati, prestigioso riconoscimento della critica musicale italiana, come “miglior solista” dell’anno 2022, Gorini ha ricevuto inoltre il Franco Buitoni Award (2023), a sostegno del progetto Sonata for 7 Cities, il Borletti-Buitoni Trust Award (2020), e il Premio “Una vita nella musica – Giovani” 2018, assegnato dal Teatro La Fenice di Venezia. Nel 2015 si è aggiudicato il Primo Premio (con giuria unanime) e il Premio del Pubblico al Concorso Telekom-Beethoven di Bonn.
I suoi tre CD, dedicati ad alcune delle ultime opere di Beethoven (Variazioni Diabelli, Sonate op. 106 e op. 111) e Bach (L’Arte della fuga), pubblicati da Alpha Classics/Outhere, hanno ottenuto importanti riconoscimenti della critica internazionale, tra le quali un Diapason d’Or e recensioni a cinque stelle da The Guardian, BBC Music Magazine, Pizzicato, Le Monde.
Filippo Gorini segue attivamente il mondo della musica contemporanea e ha eseguito opere di compositori come Stockhausen, Kurtág, Boulez e Lachenmann oltre a commissionare nuovi brani.
A fianco dell’attività da solista, è un appassionato camerista e ha collaborato con musicisti quali Steven Isserlis, Marc Bouchkov, Itamar Zorman, Pablo Ferrández, in contesti quali il Marlboro Music Festival, i Prussia Cove Chamber Music Seminars e Chamber Music Connects the World di Kronberg. Ha tenuto masterclass per la Liechtenstein Musikakademie, la University of British Columbia, il Royal Welsh College of Music, e i Conservatori di Bergamo e Siena.
Diplomatosi con menzione d’onore presso il Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo e l’Università del Mozarteum di Salisburgo, la sua maturazione artistica prosegue grazie al sostegno di Maria Grazia Bellocchio, Pavel Gililov, Alfred Brendel e Mitsuko Uchida.

Foto © Simon Pauly